Split payment - novità luglio 2017

Dal 1 luglio 2017 le fatture emesse

• alla pubblica Amministrazione, come definita dall’articolo 1, comma 2, L. 196/2009;
• alle società controllate, ai sensi dell’articolo 2359, comma 1, numero 1) e 2) civ., direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri, indipendentemente se trattasi di controllo di diritto o di fatto;
• alle società controllate, ai sensi dell’articolo 2359, comma 1, numero 1) civ. (controllo di diritto), direttamente dagli enti pubblici territoriali; alle società controllate, ai sensi dell’articolo 2359, comma 1, numero 1) civ. (controllo di diritto), direttamente o indirettamente, dalle società di cui ai due punti precedenti;
• alle società quotate inserite nell’indice FTSE MIB della Borsa italiana 

saranno soggette al cosiddetto Split payment (o scissione dei pagamenti), cioè il meccanismo secondo il quale il cedente del bene o il prestatore del servizio emette la fattura applicando normalmente l’Iva, ma incasserà soltanto l’imponibile poiché l’imposta non viene pagata dal cliente/committente che la versa direttamente all’erario.
 
Da luglio quindi, eventuali fatture emesse ai soggetti sopra richiamati indicheranno come al solito sia l’imponibile che l’IVA ma aggiungendo l’annotazione: «scissione di pagamento» ex art.17-ter del DPR 633/1972.
 
Ovviamente chi ha emesso fattura non dovrà a sua volta riversare l’IVA a debito sulle fatture emesse in spit payment.
 
Di norma saranno i clienti  comunicare se nei loro confronti si applichi lo Split payment e, nel dubbio, è opportuno farsi rilasciare documento attestante la loro riconducibilità a soggetti per i quali si applica la scissione dei pagamenti.
 
Gli elenchi dei soggetti destinatari delle fatture emesse con il sistema dello “split payment” sono pubblicati sul sito del Ministero dell'economia e delle finanze al link:
http://www.finanze.it/opencms/it/fiscalita-nazionale/Manovra-di-Bilancio-2017/Scissione-dei-Pagamenti-d.l.-n.-50_2017/